La sede di nepos villae
Villa Quintarelli-Ruffo
Villa
Quintarelli-Ruffo
E’ la nostra dimora. Qui, dove il nostro sogno si sta compiendo. Un secolare percorso di padre in figlio, fino all’ultima generazione dei nipoti Anna, Francesco e Lucia Ruffo. Una storia affascinante che parte semplicemente da una casa rurale di contadini e si trasforma in una villa del Settecento. La nostra casa, il racconto sottovoce della nostra storia. Per la nostra famiglia un bene sacro senza tempo che, dal 1510, ha segnato l’epopea di due famiglie veronesi fino ad oggi.


dalle origini a oggi
Storia della Villa
Nella frazione di Villa del Comune di Negrar di Valpolicella sorge la villa Quintarelli – Ruffo, esempio di evoluzione architettonica di una originaria casa colonica trasformatasi nel corso dei secoli in villa padronale.
L’origine risale al 1510 come testimoniato da una lapide marmorea posta nella serra e da un sacello posto nella chiesa; sulla facciata meridionale si trova una rappresentazione in tufo della casa originaria che evidenzia una struttura colonica importante rispetto ai tempi.
Lo stemma, oltre a decorazioni vegetali, riporta una cometa a 6 punte che ricorda lo stemma ufficiale del Vicariato della Valpolicella nel periodo della Serenissima Repubblica Veneta.
Completano la dimora una cappella privata adibita ancora oggi al culto pubblico e dei rustici.
L’aspetto attuale comincia a prendere forma a partire dal 1746.
L’accesso al piano nobile avviene attraverso una scalinata ed una terrazza realizzate nel 1914.
Cantina valpolicella
L'interno della Villa Quintarelli-Ruffo
Il salone principale è dotato di ampia tavola in noce nazionale e grande camino ancora oggi utilizzato. A sinistra del salone si trova la sala da pranzo con camino e decorazioni floreali di inizio novecento. A destra si trova il salotto, anch’esso decorato con motivi floreali. La camera matrimoniale principale ha un pavimento in cotto originale, pareti e soffitto decorati con motivi floreali a fondo blu chiaro. La cappella di famiglia, adibita al culto nel 1691, presenta un andamento nord-sud diverso rispetto a quello originario est-ovest ed è tuttora adibita alle celebrazioni pubbliche ed a cerimonie religiose private. La pala dell’altare rappresenta la Madonna ed alcuni santi. Il piccolo giardino all’italiana davanti alla villa è ornato da alcune grandi raffigurazioni in tufo rappresentanti probabilmente Bacco ed Arianna che completano armoniosamente gli spazi.




Cappella di famiglia
Un' antica chiesetta
tra le Vigne
A fianco della Villa, nel 1691, venne edificata una piccola chiesetta, ancor oggi adibita al culto. I vignaioli temevano le avversità delle stagioni e del clima. La presenza di una piccola pieve tra le vigne era segno di devozione e speranza di generosità divina. La cappella dedicata a San Francesco è stata un punto di riferimento per le tante contrade e case sparse che si trovavano lungo le antiche vie romane in alta collina. La campana tintinna ancor oggi e fa sentire la sua voce tra le vigne dell’Amarone.